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CHI SONO

Sono nato a Milano, in Italia, il 13 settembre del 1957. Per passione, e di professione, sono giornalista e ufficio stampa, organizzatore e conduttore di convegni, corsi, seminari e gruppi di ricerca interiore e sviluppo del potenziale umano.

Ho studiato al liceo classico, piantato alberi, organizzato manifestazioni contro la caccia, la distruzione della natura, per una vita più in armonia con l’ambiente e per uno stile di vita semplice, sano, sacro.

Nato e vissuto in periferia, avevo visto buttar giù file di alberi lungo il viale dove abitavo per costruirci un cavalcavia, e avevo visto la natura e le cascine sparire per lasciar posto a traffico, case, fumi. Ho voluto ricostruire i miei rapporti col mondo ricostruendo la natura, partecipando come volontario alla creazione di un bosco in città e organizzando associazioni e manifestazioni ecologiche; ho fatto il servizio civile e organizzato e partecipato a manifestazioni per la pace e contro gli armamenti; ho insegnato ecologia nelle scuole.

Intanto disegnavo e dipingevo, meditavo senza sapere cosa fosse la meditazione con la M maiuscola.

Ho messo in piedi associazioni per la tutela dell’ambiente, portato per primo in Italia Greenpeace e Survival International, organizzato convegni per i popoli nativi. E ho cominciato a scrivere su tutto questo. Ho scritto articoli, curato rubriche e dossier e lavorato in redazione per diverse riviste, fra cui Qui Touring, Silva, Aqua, Atlante, Il Giornale della natura, New Age, Nuova Era e meditazione, Alpha, AAM Terra nuova.

Intanto ho continuato a organizzare manifestazioni, incontri, convegni, lavorando nella segreteria e come ufficio stampa (fra l’altro, per WWF, Università Verde, Survival International, Ecoturismo, Fiorucci, edizioni Red). Ho organizzato fiere e convegni su medicine e terapie naturali, nuove vie di ricerca spirituale, ecologia.

Ho fatto da ‘canale’ per la crescita della coscienza ecologica. Al contempo, e come sviluppo naturale di questo mio impegno, ho cominciato ad esplorare le dimensioni spirituali dell’ecologia profonda e dell’ecologia della mente. Perché mi sono reso conto che la radice dei problemi ecologici e sociali è spirituale: è il distacco dalla natura, da quella interiore come da quella ‘esterna’, che sono poi la stessa cosa.

Il mio percorso nasce dai contatti con i Nativi americani e l’India, e prosegue attraverso corsi, seminari, training e percorsi con maestri e istruttori: psicodinamica, meditazione, bioenergia, shiatsu e tecniche corporee, neo-sciamanesimo, tantra, biopranoterapia, danza afro, animazione musicale; e attraverso esperienze di animazione sociale ed ecologica. Ho partecipato alla Danza del Sole dei Lakota (Sioux), nel Dakota, e avuto esperienze con Sharma Yogi, il maestro tantrico indiano di Kahajurao (praticando per anni il suo Yoga ‘tantrico’).

Ho condotto corsi ed esperienze e tenuto conferenze e lezioni su questi argomenti presso enti privati e strutture universitarie, e ho partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche per raccontare e illustrare le mie esperienze.

Da 25 anni pratico forme di meditazione nella natura, che sono esplorazioni dell’interiorità e al contempo celebrazioni della meraviglia e della forza della natura; conduco piccoli gruppi per condividere queste esperienze. Chiamo queste esperienze natural spirit.

Nel 1999 mi sono costruito un tamburo sciamanico secondo la tradizione dei nativi americani; da allora faccio esperienza di musica spontanea e meditativa e di ritualità con Campi sonori. Non avevo mai suonato prima se non occasionalmente; ho scoperto l’essenza basilare della musica: ritmo, energia, suono, vibrazione. Magia naturale in azione.

Nel 2002 ho fondato la rivista Anima news con la Libreria Esoterica di Milano. La rivista è un mezzo di informazione sulle vie di ricerca spirituale, sulle le terapie naturali, sui misteri e le potenzialità della mente e lo sviluppo personale.

Pittura

Disegno e dipingo da sempre.

Ho partecipato a decine di mostre collettive e tenuto mostre personali in Italia e Germania negli anni Settanta e Ottanta. Ho avuto come maestri, oltre a mia madre, Adriana Zanoletti, Alberto Salomone, Graziella Sarno; da loro sono stato ‘a bottega’: non ho mai seguito corsi accademici.

A loro va la mia gratitudine per gli insegnamenti e incoraggiamenti. Il critico d’arte che mi ha ‘scoperto’ e recensito è stato Pieluigi Senna. Le gallerie presso cui ho esposto sono state, fra le altre, a Milano, il CIDA – Centro Orientamento Belle Arti, Il Torchio, la Mioccio e la Boccioni, la Bottega 3 Arti di Sesto San Giovanni, la Miniera di Melzo, la Kunstgiebel di Friedrchsfeld (Germania). Mie opere e recensioni sono apparse sulle riviste Artecultura, Alla Bottega, Italia artistica.

Mie opere fanno parte di collezioni private in Italia, Germania e Stati Uniti d’America.

Ho realizzato copertine, illustrazioni, opere grafiche.

Dagli anni Novanta ho tenuto mostre solo presso centri di meditazione e ricerca spirituale.

Dopo un periodo iniziale, in cui utilizzai soprattutto chine e inchiostri, ora dipingo ad acrilico e tecnica mista su cartone, tela o altri supporti. Creo anche oggetti d’arte che sono al contempo strumenti di lavoro energetico, con sassi, pietre e cristalli, legni e cortecce, ossa, penne e piume e altri materiali naturali.

Quando dipingo

Disegno e dipingo da sempre, da quando sono in grado di tenere in mano matite e pennelli. È una cosa di famiglia, madre zii sorella dipingono. È un’eredità, non so da dove arriva, credo da oltre i confini della famiglia anagrafica, da una grande famiglia fatta di alberi, cielo, animali, spiriti. Le immagini, le forme e i colori mi arrivano da lontano. Ringrazio chi ha fatto da tramite con queste forze ancestrali, potenti, amorevoli, creative, incoraggiandomi, come mia madre, aiutandomi, come chi mi ha fatto esporre le mie opere o ha scritto di me, o le ha acquistate o volute in regalo, perché vi si sentivano risuonare. Per il dono che ho ricevuto ringrazio anche le circostanze avverse, le situazioni, gli incroci del destino, le persone che ponendo ostacoli mi hanno rinforzato nella passione e mi hanno fatto comprendere che era qualcosa di davvero mio e profondo. Ringrazio chi mi ha fatto da maestro, liberandomi energie, facendomi scoprire le mie capacità latenti, sbloccandomi, come Adriana Zanoletti con i colori, come Alberto Salomone e Graziella Sarno con le tecniche e l’anatomia. E ringrazio quanti mi hanno fatto scoprire le forze gigantesche e illimitate dell’immaginazione, il potere della mente di plasmare la realtà, i doni dell’anima. E ringrazio, in definitiva, per tutto, per poter vivere e dipingere, per essere nato in una terra meravigliosa di artisti, in un mondo dove gli esseri umani sono strumenti con cui il divino crea bellezza, nel suo slancio infinito, come non gli bastassero, per cantare la gioia dell’esistenza, le meraviglie che già sono tutti gli elementi, le forme, gli esseri viventi e la natura in tutto il suo splendore.

Quando disegno e dipingo ho la mente libera, leggere, distesa. Mi appaiono in qualche zona dell’universo, a metà strada fra l’infinito e il presente, forme, motivi, colori, che lascio uscire in questo mondo come per un’operazione magica di evocazione. Ci sono forze che mi spingono, che vogliono manifestarsi, esprimersi. Scopro poi a distanza di anni, magari, che sono forme di simboli universali; che sono disegni e colori che appartengono ai magazzini cosmici di memorie e di immaginazione che l’intelligenza e l’amore dell’universo hanno da sempre pronte e già realizzate, in semplice attesa di venire alla luce in questo nostro mondo limitato, per aprirvi squarci sull’infinito. Un mondo che ne ha bisogno, per sognare e poter vivere, più del pane, perché sono il nutrimento della vera sostanza, l’anima che ci lega al tutto, che è amore e conoscenza in azione.

Quasi mai programmo quello che voglio ottenere. Mi sono esercitato per anni, prima nel disegno poi nei colori; ho studiato e goduto dell’arte di tutto il mondo e di tutti i popoli e di tutti i tempi, trovando ovunque e comunque completezza e sacralità. Ho studiato e apprezzato l’affascinante opera di artisti primitivi e orientali, africani e nativi americani, di surrealisti e di Matta, Sutherland, Ernst, Mirò, con le loro magiche forme che esplodono da altrove assoluti nel corpo della natura. Ma quando ho davanti il foglio o la tela bianca riparto sempre da zero. A volte seguo il fascino di un’immagine, un ricordo, una foto, un volto, una forma d’animale o pianta o la magia di un paesaggio. Altre volte lascio proprio che tutto mi passi attraverso come credo facciano i medium in trance o gli scienziati quando intuiscono qualche legge cosmica. Semplicemente mi metto in attesa di ciò che deve accadere, come in una meditazione, in un rituale spontaneo. E allora ciò che mi appare e appare, sono gli spiriti, i flussi, le correnti, le forme, le strutture di base che permeano e imbevono di sé l’intera natura vivente e ogni angolo del mondo. Passano attraverso la mia mente, il mio cuore, le mie mani, e si depositano sulla carta. È un evento ogni volta prodigioso. Vanno da soli, mi muovono, sono vuoto come una canna di bambù, attraversata dal vento. Che vi suona.

Ho la sensazione vertiginosa di dare forma all’invisibile e all’indicibile. Ciò che appare è come una nascita nel mondo: non è più pura luce, è qualcosa di delimitato e definito che solo può ricordare la sua origine infinita, e può soffrirne; è come un bambino che ricorda ancora la luce infinita, vive ancora nella magia e non vorrebbe crescere, vorrebbe sempre giocare. Ma diventa poi una persona, assume una propria personalità, impara a muoversi nel mondo: col passare degli anni, quello che ho fatto prende una sua strada, lo vedo con occhi nuovi, mi ispira nuove meditazioni e idee, me ne si schiudono i significati. Così mi si squaderna davanti il tempo, che in assoluto è illusione ma qui, in questa vita, è una legge di fronte a cui ogni cosa s’arrende; consenziente, perché anche nascita, crescita, maturità e morte e rinascita sono bellezza e pienezza della vita.

Non c’è un dipinto uguale all’altro. Solo poche volte ‘ripeto’: sono casi estremi, in cui mi soffermo su eventi speciali dello spirito: voli d’aquila, orgasmi sublimi, apparizioni potenti. A volte i dipinti nascono e si completano in mezzora: è l’urgenza di spiriti bambini che premono per nascere e crescere, di forze scatenate, nuove, travolgenti. Appaiono e scompaiono. Magari mi arrivano quando viaggio, col corpo e colla mente, molto lontano. A volte, ci vogliono anni perché si completi un dipinto; o non si completa mai; o si trasforma completamente, sommerso da altre immagini. Sono forze più antiche, oceaniche, durature. Le riconosco quando le sento, mi parlano con calma, lentamente, nei sogni, nell’immaginazione sospesa, tornano e tornano. Come certi colori ultrasensibili che riesco solo in parte a riprodurre, e ritornano mischiati ai colori possibili in questa estensione sensibile; come certi esseri che rinascono di continuo, mutano forma, si sviluppano, si srotolano e s’aggiustano man mano che passano gli anni, si ripresentano, come a chiedermi ‘come va?’, e ripartono verso orbite lontane. Ma so che torneranno. A volte, accade anche questo, gli spiriti impetuosi tornano dopo anni, allora li riconosco e chiedo loro se vogliono riapparire, rifarsi forme e colori. Se è sì, il loro ritorno dopo una crescita lontano da me è una festa, e richiamo tutti i pezzi della mia anima a ricomporsi attorno a loro, mi faccio raccontare cos’hanno visto e sentito, chi hanno incontrato, quali amori, dolori, esperienze hanno vissuto.

Animali, piante e fiori, natura, corpi e volti, energia colorata, pietre, cristalli, aure, metamorfosi, luce: tutto si compone come in un puzzle incantato, per lasciare una traccia dell’infinito nel finito.

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Stefano Fusi

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updated 02.02.23





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