Magritte
La Ligne de vie
16 settembre 2018 – 6
gennaio 2019
Museo d’arte della
Svizzera italiana, Lugano
sede LAC Lugano Arte e Cultura
A cura di Xavier Canonne, Julie Waseige
e Guido Comis
Dal 16 settembre 2018 al 6 gennaio 2019 il Museo d’arte della Svizzera
italiana rende
omaggio al maestro belga del surrealismo René Magritte con la mostra
Magritte.
La Ligne de vie.
Attraverso un’eccezionale selezione di opere, l’esposizione ripercorre tutta
la
carriera dell’artista, dagli esordi fino ai più celebri dipinti della
maturità.
La conferenza La Ligne de vie (La linea della vita) che René Magritte tenne
il 20 novembre 1938 al
Musée Royal des Beaux-Arts d'Anversa è l’ideale filo conduttore
dell’esposizione.
La conferenza rappresenta una delle rare occasioni in cui l’artista si sia
espresso in pubblico sul proprio lavoro.
Magritte, attraverso una serie di immagini e ricordi personali, delineò
allora la genesi della sua arte e
illustrò i principi che gli avevano permesso di trasformare oggetti
quotidiani in immagini perturbanti.
La mostra al Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI), seguendo tale
traccia, offre al visitatore
l’opportunità di comprendere l’origine e le fonti d’ispirazione dell’opera
di un artista capace, come
pochi altri, di suggestionare il pubblico.
Il percorso espositivo annovera più di novanta opere e si apre con le
creazioni dei primi anni Venti.
Benché si tratti di dipinti ancora lontani dagli esiti più conosciuti, è già
evidente il desiderio di
Magritte di allontanarsi dalle convenzioni e di rappresentare il mondo e gli
oggetti sotto una luce
nuova. Alcuni lavori in mostra, raramente esposti al pubblico, evidenziano
l’infatuazione giovanile
dell’artista per il futurismo italiano di cui condivide lo spirito
irriverente. È tuttavia la metafisica di
De Chirico a offrire a Magritte lo spunto decisivo per la definizione della
propria poetica: in mostra è
presentato un eccezionale confronto fra un capolavoro di De Chirico, Les
plaisirs du poète (1912),
e La traversée difficile (1926) di Magritte.
Segue un’ampia selezione di lavori realizzati fra gli anni Venti e Trenta in
cui si definiscono
progressivamente i temi prediletti dell’artista. Come illustrato da Magritte
nella Ligne de vie, alla base
dei dipinti realizzati tra il 1925 e il 1936 c’è la ricerca sistematica di
un effetto poetico sconvolgente.
Tale effetto è raggiunto in primo luogo attraverso lo “spaesamento” di
oggetti comuni, scelti affinché
la loro decontestualizzazione risultasse particolarmente efficace. Le
noctambule (1928), ad esempio,
presenta un uomo che si aggira in un interno domestico illuminato da un
lampione di strada come si
trattasse di un ambiente misterioso e ingannevole. Altre opere associano
immagini e parole in modo
arbitrario per sovvertire le prassi linguistiche. Le sue “peinture-mots”,
come Le reflets du temps
(1928), Le parfume de l’abîme (1928) e L’arbre de la science (1929),
rappresentano uno dei
contributi più originali di Magritte all’arte del Novecento.
L’esposizione documenta altri esempi delle tecniche utilizzate dall’artista
per rendere insolite le cose
più comuni: Les marches de l’été (1938) presenta un cielo diviso in blocchi
come fosse fatto di
materia solida; in L’arbre savant (1935) gli oggetti sono accostati tra loro
senza alcuna relazione
logica: nelle cavità di un albero si trovano una candela, una forma
geometrica, del filo di ferro
attorcigliato; Modéle rouge (1953) mostra piedi e scarpe fusi insieme a
sottolineare la “mostruosa”
abitudine di avvolgere i piedi in oggetti di pelle. Queste opere, che oggi
riconosciamo come
capolavori, all’epoca della loro creazione destarono numerose critiche. Come
ricorda lo stesso
Magritte, gli venne rimproverata l’assenza di qualità plastiche, la rinuncia
a uno stile “pittorico” in
favore di una rappresentazione scarna e la collocazione di oggetti in luoghi
inconsueti.
L’esposizione del MASI presenta anche una selezione di lavori successivi
alla conferenza del 1938
per mettere in evidenza come l'approccio artistico illustrato da Magritte in
tale occasione, costituì il
fondamento di tutta la sua carriera creativa. Alcuni dei suoi dipinti più
celebri furono realizzati tra la
fine degli anni Quaranta e gli anni Sessanta, tra cui La mémoire (1948), Le
château de Pyrénées
(1962) e La grande guerre (1964).
Il percorso espositivo documenta inoltre alcune divagazioni del maestro
belga dal suo inconfondibile
stile, i periodi “Renoir” – durante il quale impiega una tecnica ispirata
all’impressionismo – e “vache”,
ovvero brutto: una serie di opere realizzate nel 1948 con colori sgargianti
e pennellate molto libere
che fanno ironicamente il verso al fauvismo. Completano l’esposizione
documenti, fotografie e una
serie di affiches che illustrano l’aspetto commerciale dell’opera
dell’artista, oltre alla proiezione di film
da lui realizzati alla fine degli anni Cinquanta.
La mostra è realizzata con il sostegno della Fondazione Magritte e grazie
alla collaborazione con
Amos Rex di Helsinki.
Catalogo
In occasione della mostra è stato realizzato un catalogo (Skira) pubblicato
in edizione italiana, inglese
e francese con le immagini di tutte le opere esposte e i contributi dei
curatori, Xavier Cannone, Julie
Waseige e Guido Comis, oltre alla testimonianza di Suzi Gablik e alla prima
versione del testo de
La Ligne de vie.
Mediazione culturale
Oltre alle consuete visite guidate gratuite che si svolgono ogni domenica
alle 13:00, sono previste
per tutta la durata della mostra numerose attività di mediazione culturale
volte a favorire la fruizione
da parte del pubblico e a trasformare la visita in un’esperienza arricchente
ed emozionante. Tra di
esse una serie di lecture d’oeuvre abbinate a pranzi e ad aperitivi, letture
e conferenze incentrate
sull’artista e sul tema del surrealismo, e laboratori creativi per i più
piccoli. È inoltre prevista una
programmazione specifica per le scuole, che passa attraverso approfondimenti
e laboratori.
Il programma è disponibile sul sito www.edu.luganolac.ch.
Programma espositivo
Parallelamente all’esposizione Magritte. La Ligne de vie, il MASI rinnova il
suo impegno nell’ambito
della scena artistica emergente, ospitando la vincitrice del Premio Manor
Ticino 2018: Vera Trachsel
(dal 28 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019). La giovane artista presenterà una
serie di lavori recenti
espressamente realizzati per questa occasione. Seguiranno nel primo semestre
del 2019 una grande
retrospettiva sul surrealismo svizzero organizzata in collaborazione con
l’Aargauer Kunsthaus di
Aarau (dal 10 febbraio al 16 giugno 2019) e una mostra dedicata alla
prestigiosa raccolta della
Fondazione Gottfried Keller, realizzata assieme al Museo nazionale di Zurigo
e presentata in
contemporanea a Lugano e sulla Limmat (dal 24 marzo al 28 luglio 2019).
In autunno sarà inoltre visibile il secondo allestimento della collezione
dedicato, questa volta, alla
scultura (dal 2 ottobre al 16 dicembre 2018). Attraverso un’ampia selezione
di opere appartenenti al
Museo, l’allestimento dispiegherà un percorso singolare nella storia
dell’arte degli ultimi secoli.
Il Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano rappresenta il punto di
arrivo di una profonda revisione
delle politiche culturali che ha portato all’unificazione del Museo
Cantonale d’Arte e del Museo d’Arte
di Lugano in una sola istituzione. Il museo ha due sedi: al LAC sono
proposti diversi allestimenti volti
ad approfondire l’arte del Novecento e contemporanea e le sue collezioni, a
Palazzo Reali
(temporaneamente chiuso per lavori di ristrutturazione) l’attività si
concentra sulla storia dell’arte del
territorio e sulla valorizzazione di nuclei specifici delle collezioni.
Partner principale del MASI Lugano
è Credit Suisse, che conferma il suo storico impegno in favore dell’arte a
Lugano.
Prossime esposizioni
How Evil Is Pop Art?
New European Realism 1959–1966
Spazio -1, dal 23.09.2018 al 06.01.2019
La Collezione
LAC, dal 02.10 al 16.12.2018
Vera Trachsel
Premio Manor Ticino 2018
LAC, dal 27.10.2018 al 17.02.2019
Surrealismo Svizzera
LAC, dal 10.02 al 16.06.2019
Hodler – Segantini – Giacometti
Capolavori della Fondazione Gottfried Keller
LAC, dal 24.03 al 28.07.2019
Informazioni
Sede
LAC Lugano Arte e Cultura
Piazza Bernardino Luini 6
CH - 6901 Lugano
Orari
Martedì - domenica: 10:00 – 18:00
Giovedì aperto fino alle 20:00
Lunedì chiuso
Ingresso
Intero: Chf 20.-
Ridotto: Chf 14.-
Ingresso gratuito ogni primo giovedì del mese dalle 17:00 alle 20:00
La lista completa di riduzioni e agevolazioni è consultabile direttamente
sul sito del Museo.
Contatti
Informazioni per il visitatore
+41 (0)91 815 7970
info@masilugano.ch
Visite guidate e laboratori creativi
+41 (0)58 866 4230
lac.edu@lugano.ch
Museo d’arte
della Svizzera italiana
Lugano
+41(0)91 815 7971
info@masilugano.ch
www.masilugano.ch
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