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Note
biografiche a cura di Maria Cristina Bandera 1890 Giorgio Morandi nasce a Bologna il 20 luglio, primo di cinque figli. 1907 S’iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna che frequenterà fino al 1913. 1909 Conosce Osvaldo Licini, suo compagno d’accademia; visita l’VIII Biennale di Venezia. Ha modo di vedere i primi quadri di Cézanne riprodotti nel volume Gl’impressionisti francesi di Vittorio Pica; segue gli scritti di Ardengo Soffici sulla rivista “La Voce”. 1910 Visita la IX Biennale di Venezia, succeduta alla precedente con l’intervallo di un anno; è l’occasione di vedere, tra l’altro, dipinti di Renoir, cui è dedicata un’intera sala. Un viaggio a Firenze gli consente di studiare Giotto, Masaccio, Paolo Uccello. 1911 All’Esposizione Internazionale di Roma vede per la prima volta opere originali di Monet. Data il primo quadro pervenutoci (Paesaggio, V. 2). 1912 Incide la prima acquaforte a tiratura dichiarata (Il ponte sul Savena a Bologna, V. inc. 1). 1913 Si licenzia dall’Accademia di Bologna e dipinge i primi paesaggi di Grizzana; conosce i fratelli Bacchelli, lo scrittore Riccardo e il pittore Mario. Nella primavera assiste alla “Serata Futurista” di Modena. 1914 In gennaio visita l’“Esposizione di Pittura Futurista” organizzata a Firenze dalla rivista “Lacerba”, quindi assiste alla “Serata Futurista” al Teatro del Corso a Bologna, dove incontra Umberto Boccioni e Carlo Carrà. Il 20 marzo espone all’hotel Baglioni di Bologna, per una mostra di una notte e due soli giorni, assieme a Mario Bacchelli, Osvaldo Licini, Severo Pozzati e Giacomo Vespignani. Partecipa alla “Prima Esposizione Libera Futurista” della Galleria Sprovieri di Roma, quindi alla “Seconda Esposizione della Secessione”, dove può vedere tra l’altro una scelta di acquerelli di Cézanne e alcuni dipinti di Matisse. Studia Giotto, prima ad Assisi poi a Padova. Inizia a insegnare disegno nelle scuole elementari, incarico che manterrà fino al 1930. 1915 Richiamato alle armi nel 2° reggimento granatieri (per la sua statura) si ammala gravemente e viene definitivamente esentato dalle armi. 1916 Passa l’estate in una località dell’Appennino emiliano, Tolè di Vergato e si dedica alla pittura. 1917 Dipinge pochissime opere a causa di una grave malattia. 1918 La rivista bolognese di Giuseppe Raimondi “La Raccolta” riproduce l’acquaforte Natura morta con bottiglia e brocca del 1915 (V. inc. 3). Tramite l’amico Raimondi conosce le opere metafisiche di Giorgio de Chirico e Carlo Carrà attraverso riproduzioni; dipinge le sue prime opere metafisiche. Conosce Mario Broglio che in questo anno fonda la rivista “Valori Plastici”. Una prima segnalazione critica sull’artista appare sul quotidiano “Il Tempo” a firma di Riccardo Bacchelli. 1919 I suoi primi dipinti vengono pubblicati su “La Raccolta” e su “Valori Plastici”. A partire da questo anno Mario Broglio acquista le sue opere e ne divulga la conoscenza. Incontra Carrà che visita il suo studio. A Roma, dove raggiunge Raimondi, conosce i letterati de “La Ronda” e De Chirico. Nella stessa occasione, con il letterato, intraprende lo studio delle opere di Caravaggio nelle chiese e nei musei romani. 1920 Visita la Biennale di Venezia dove ha occasione di vedere la sala dedicata a Cézanne allestita nel padiglione della Francia. Riprende l’attività incisoria interrotta nel 1915. 1921 Espone accanto a Carrà, De Chirico, Arturo Martini, Melli, Zadkine, alla prima mostra del gruppo di “Valori Plastici” organizzata da Mario Broglio a Berlino. 1922 Partecipa con De Chirico, Carrà e Arturo Martini alla “Fiorentina Primaverile” che si tiene a Firenze, presentato in catalogo da Giorgio de Chirico. 1926 È presente con tre dipinti alla “Prima Mostra del Novecento” che si tiene al Palazzo della Permanente a Milano. L’Ente nazionale della cultura gli affida, per un solo anno, l’incarico di Direttore delle scuole elementari di vari piccoli centri delle province di Modena e di Reggio Emilia. 1927 Trascorre l’estate a Grizzana, nell’Appennino emiliano, dove tornerà ogni estate fino al 1932. Intensifica l’attività incisoria. 1928 Partecipa alla XVI Biennale di Venezia con alcune incisioni. Esce una sua breve Autobiografia sulla rivista bolognese “L’Assalto”. Scrivono di lui Mino Maccarie Leo Longanesi. 1929 Partecipa con tre dipinti, tre acqueforti e due disegni alla “Seconda Mostra del Novecento” a Milano. 1930 Gli è assegnata per “chiara fama” la cattedra di tecnica dell’incisione all’Accademia di Belle Arti di Bologna, incarico che manterrà fino al 1956. Partecipa con tre dipinti due acqueforti e una cartella di incisioni alla XVII Biennale di Venezia. Partecipa alla mostra dell’incisione alla Bibliothèque Nationale de France a Parigi. 1931 È presente alla I Quadriennale d’Arte Nazionale a Roma con tre dipinti e alcune incisioni. 1932 Espone alla “Prima Mostra dell’Incisione Italiana Moderna” a Firenze. La rivista “L’Italiano” di Leo Longanesi gli dedica un numero speciale con un saggio di Ardengo Soffici e numerose riproduzioni di dipinti, acqueforti e disegni. 1934 Partecipa alla XIX Biennale di Venezia con due incisioni. Nel novembre dello stesso anno Roberto Longhi conclude la sua celebre prolusione all’Università di Bologna eleggendo Morandi “uno dei migliori pittori viventi d’Italia”. 1935 Partecipa alla II Quadriennale d’Arte Nazionale a Roma con quattro quadri e due acqueforti. È presente alla “Mostra d’Arte Italiana Antica e Moderna” a Parigi. 1937 Espone alla “Mostra d’Arte Italiana” a Berlino. 1938 Partecipa alla “Mostra d’Arte Italiana” a Berna. Il 15 ottobre, su indicazione di Ardengo Soffici, viene nominato “membro corrispondente” dell’Accademia delle Arti del Disegno, la più antica accademia fondata a Firenze da Giorgio Vasari nel 1593. 1939 Ha una sala personale con quarantadue dipinti, nove acqueforti e due disegni alla III Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma, dove ottiene il secondo premio per la pittura preceduto da Bruno Saetti. Invia suoi dipinti alla “Golden Gate International Exhibition of Contemporary Art” di San Francisco e al Premio Carnegie di Pittsburgh. Cesare Brandi gli dedica un saggio su “Le Arti” e Arnaldo Beccaria pubblica la prima monografia sull’artista. Nell’estate torna a Grizzana dove farà lunghi soggiorni estivi dipingendo intensamente. 1940 Espone alla “Mostra d’Arte Italiana” a Zurigo. 1942 Lo storico dell’arte Cesare Brandi pubblica sull’artista un’importante monografia. 1943 Partecipa alla IV Quadriennale d’Arte Nazionale a Roma. È costretto dalla guerra a lasciare Bologna e a rifugiarsi a Grizzana dove rimarrà fino al 25 luglio 1944. In questo periodo dipinge numerosi paesaggi. 1945 Nel mese di aprile, nella Firenze appena liberata dagli alleati americani, quando ancora mancavano notizie sulla sorte dell’artista isolato a Bologna dagli eventi bellici, Roberto Longhi gli dedica una mostra personale con ventuno dipinti alla Galleria Il Fiore di Firenze, introducendola con un testo imprescindibile. Pier Maria Bardi organizza una mostra di cinquanta suoi dipinti allo Studio d’Arte Palma di Roma. 1947 Viene nominato membro della Commissione delle arti figurative incaricata di organizzare la prima importante Biennale di Venezia che riaprirà i battenti nel 1948 dopo una interruzione di sei anni. 1948 Espone undici dipinti alla XXIV Biennale Internazionale d’Arte di Venezia nella mostra “Tre Pittori Italiani dal 1910 al 1920”, assieme a Carrà e De Chirico, e ottiene il Premio del Comune di Venezia per un pittore italiano assegnatogli da un comitato internazionale. È nominato membro dell’Accademia Nazionale di San Luca a Roma. Carlo Alberto Petrucci presenta una mostra di ottantotto incisioni alla Calcografia Nazionale a Roma. 1949 È presente con tredici dipinti e cinque acqueforti alla grande mostra “Twentieth-Century Italian Art curata da James Thrall Soby e Alfred Barr che si tiene al Museum of Modern Art di New York. Giuseppe Raimondi gli dedica una mostra personale di grafica al Musée des Beaux-Arts di Bruxelles. 1950 Espone al Musée National d’Art Moderne di Paris (“L’Art Italien moderne”), alla Tate Gallery di Londra (“Modern Italian Art”) e viene premiato alla Biennale internazionale del Bianco e del Nero di Lugano. 1952 Partecipa con un’opera all’importante mostra “La nature morte de l’antiquité à nos jours” curata da Charles Sterling che si tiene all’Orangerie a Parigi. È nominato membro dell’Accademia Svedese. 1953 Ottiene il Gran Premio per l’Incisione alla II Biennale del Museo d’Arte Moderna di San Paolo del Brasile dove è presente con venticinque acqueforti. 1954 Vitale Bloch e Lamberto Vitali gli dedicano una mostra antologica con cinquantanove dipinti e quarantatre acqueforti che si tiene al Gemeentemuseum dell’Aia e successivamente alle New Burlington Galleries di Londra. 1955 Partecipa con sette dipinti alla VII Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma. In questo anno si tiene la sua prima personale alla Delius Gallery diNew York. Viene intervistato da Peppino Mangravite, professore della Columbia University e il colloquio verrà trasmesso da “The Voice of America” nel 1957. 1956 Si reca a Winterthur per la mostra personale con cinquantasei dipinti, quattro disegni e quaranta acqueforti che il Kunstmuseum gli dedica affiancandolo a Giacomo Manzù. Nell’occasione visita la raccolta di Oskar Reinhart. 1957 La Biennale di Venezia gli organizza la “Sala Especial” con trenta dipinti alla IV Biennale Internazionale di San Paolo del Brasile con un saggio introduttivo in catalogo di Rodolfo Pallucchini. Nell’occasione ottiene il Gran Premio per la Pittura precedendo Marc Chagall. Presenzia con sei dipinti e sei acqueforti alla mostra “Italienischer Kunst von 1910 bis Gegenwart” (Arte Italiana dal 1910 alla contemporaneità) alla Grosse Kunstausstellung di Monaco. Espone in una mostra personale trentacinque quadri, due acquerelli, dieci disegni e tredici acqueforti alle World House Galleries di New York presentato da Lionello Venturi. Lamberto Vitali cura il catalogo generale dell’Opera grafica. 1958 Rilascia una fondamentale intervista a Edouard Roditi che verrà pubblicata nel 1960. Espone dodici acqueforti alla quinta Biennale internazionale del Bianco e Nero a Lugano. 1960 Espone nuovamente con una personale alle World House Galleries di New York. 1962 La città di Siegen in Germania gli dedica una personale con diciannove dipinti e tredici acqueforti alla Haus Seel am Markt e gli conferisce il Rubenspreis per la pittura. È nominato “accademico onorario” dell’Accademia delle Arti del Disegno a Firenze. 1963 Il Comune di Bologna gli conferisce “L’Archiginnasio d’Oro”. La Galerie Krugier di Ginevra gli organizza una personale con quarantuno dipinti, sette disegni e sessantacinque acqueforti. 1964 Nel mese di gennaio esce la monografia dedicatagli da Lamberto Vitali. In febbraio firma la sua ultima Natura morta (V. 1342). Muore il 18 giugno. Nel mese di luglio viene data alle stampe la fondamentale e travagliata monografia curata da Francesco Arcangeli.
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Adhikara Art Gallery
updated
02.02.23