PRESENTAZIONE
Il pittore e scultore tedesco Georg Baselitz è senza dubbio uno dei più
importanti e incisivi rappresentanti dell’arte contemporanea.
Baselitz nasce nel 1938 in una regione rurale della Sassonia che diventerà
parte della Repubblica Democratica Tedesca nel 1949 ma artisticamente cresce
nella Berlino Ovest del secondo dopoguerra. La sua arte ha contribuito in
maniera significativa al rinnovamento della pittura figurativa; permeata dal
costante bisogno di rielaborare i propri soggetti, a partire dal 1969 è
caratterizzata dal capovolgimento dell’immagine. Con questo gesto di
indubbia portata eversiva non solo Baselitz raggiunge un’altra dimensione
linguistica, ma lascia una traccia indelebile nella storia dell’arte degli
ultimi quattro decenni: egli ha proiettato il motivo in uno spazio
prospettico nuovo, costringendo a leggere il dato oggettivo attraverso una
specularità e un dispositivo linguistico estranianti dove l’opera è in
continua tensione tra astrazione/figurazione e costruzione/distruzione
dell’immagine dipinta.
La realtà rappresentata non è quella riconoscibile, bensì la sua ombra
alterata, modificata dalla presenza di un “mondo capovolto”, ma anche dal
trattamento pittorico e dal modo in cui l’immagine è posta sulla tela. La
scelta delle tematiche non è dettata da un rapporto diretto con il mondo,
bensì è mediata dalla sua raffigurazione, sia essa una fotografia oppure
l’opera di un altro artista, ma soprattutto è suscitata da insorgenze
mnemoniche relative ai trascorsi della propria storia individuale, della
cerchia familiare oppure degli amici.
Il percorso espositivo, comprendente circa 150 opere tra dipinti, sculture
in legno, incisioni monumentali e disegni, offre la possibilità di
ripercorre, fino alle ultime prove della serie Remix, l’intero percorso
dell’artista. L’articolazione voluta dal curatore Rainer Michael Mason è
prevalentemente di tipo tematico: l’intento dichiarato è quello di mettere
in evidenza i soggetti e i temi cari all’artista, elaborati e rielaborati
all’interno di un processo aperto in cui il motivo è costantemente esteso,
arricchito, riformulato.
In tale senso la mostra luganese intende proporre un’ulteriore momento di
indagine dell’opera di Baselitz, avvalendosi del taglio scientifico adottato
in occasione della mostra dedicata all’artista nel 2006 dalla Fondation de
l’Hermitage di Losanna, il cui apporto alla riuscita della presenta rassegna
è stato fondamentale. Alle opere esposte in quella occasione, provenienti in
ampia misura dalla collezione dell’artista, sono stati integrati alcuni
prestiti supplementari accordati da Musei e collezioni private e soprattutto
è stato esteso il taglio cronologico ai dipinti e ai disegni risalenti
all’anno scorso.
Gli inizi della sua carriera sono qui illustrati dalle serie degli Idole,
degli Helden e dai Frakturbilder accompagnati dalle loro re-interpretazioni
pertinenti alla recente serie dei Remix. La mostra comprende opere relative
alle principali tematiche e alle serie più importanti della sua opera: gli
Orangenesser, i Motiv, i ritratti della moglie Elke, gli autoritratti e i
paesaggi. La produzione più recente è ben illustrata dalle serie dei
Russenbilder e dei Cowboys insieme a dipinti come l’imponente Wir Besuchen
den Rhein. Una scelta di sculture di memoria tribale, intagliate con vigore
nel legno, quali la monumentale Frau Paganismus e Dersdner Frauen - Die Elbe
illustra la sua produzione scultorea. Questo significativo insieme di opere
permette allo spettatore di scoprire le soluzioni formali con cui Baselitz
continua a esprimere il suo particolare rapporto con la pittura e con il
proprio vissuto.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Sabina Bardelle
Ufficio Stampa e Comunicazione
Dicastero Attività Culturali
Città di Lugano
Tel: +41 (0)58 866 72 10
Fax: +41 (0)58 866 74 97
E-mail: sbardelle@lugano.ch
Lidia Masolini
Ufficio Stampa
Silvana Editoriale Spa
Tel: +39 02 61 83 62 87
Fax: +39 02 61 72 464
E-mail:
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