
Fosca Rovelli
NOTA BIOGRAFICA
Fosca Rovelli inizia il suo percorso lavorativo diplomandosi come
disegnatrice edile ma, dopo aver lavorato qualche anno, sente forte
l'esigenza di intraprendere una nuova sfida nel campo dell'arte: un ramo che
da sempre la affascina. Si diploma come restauratrice di stucchi e affreschi
nel 2004.
Parallelamente alla sua attività professionale (piu' rigorosa e scientifica)
ama approfondire e riscoprire in via del tutto sperimentale, sia le
tematiche legate alle tecniche pittoriche che a quelle piu plastiche
dell'argilla.
Segue dei corsi di specializzazione e frequenta gli atelier di alcuni
artisti affermati della regione quali Dina Moretti (tecniche pittoriche),
Loredana Müller-Donadini (tecniche pittoriche), Gabriela Carbognani-Hess
(calligrafia espressiva), Lorraine Eidenbenz (ceramica).
Nel 2007, presso il laboratorio dell'artista Luca Leandri, in Umbria,
avviene il battesimo con l'argilla e nasce la passione per la ceramica Raku*
(il cui significato sta a significare: gioire il giorno)
Qui, oltre ad acquisire le prime nozioni nella modellazione dell'argilla,
l'impiego degli smalti e degli ossidi, impara la tecnica di cottura per
mezzo di un rudimentale ma efficientissimo forno a gas (costruito poi grazie
all'indispensabile aiuto del marito Ivano, con un bidone dell'olio, che
permette di raggiungere una temperatura di 1'250 gradi!), con il quale
ancora oggi cuoce tutte le sue ceramiche.
Nel suo atelier a Lelgio, da libero sfogo alla sua creatività e sperimenta
l'impiego di vari supporti e materiali quali polvere di marmo, gesso, calce,
carta riciclata, ferro arrugginito, ecc. Predilige l'impiego di terre
naturali (pigmenti in polvere) mescolati con olio di lino cotto o colle
naturali (tecnica che ha preso il sopravvento sulle prime opere
prevalentemente acriliche).
Il suo debutto espositivo avviene per la prima volta nel 2011 nella cornice
dello splendido lavatoio di Tesserete, con la mostra intitolata "Archè -
Origine, acqua & fuoco".
*"Tecnica di origine giapponese, nasce in sintonia con lo spirito zen che
esalta l'armonia presente nelle piccole cose e la bellezza nella semplicità
e naturalezza delle forme. L'origine del Raku è legata alla cerimonia del
tè: un rito, realizzato con oggetti poveri tra i quali il più importante era
la tazza, che gli ospiti si passavano l'un l'altro…"
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