Achille Funi
L’architetto Mario Chiattone
1924
olio su tela, 103,5 x 103 cm

DONAZIONE CHIATTONE
SCHEDA TECNICA DELLA MOSTRA

SEDE: Museo Civico di Belle Arti, Villa Ciani
Parco Ciani, 6900 Lugano
Tel. +41 (0)58 866 71 96

DATE: Dal 13 ottobre 2006 al 15 aprile 2007

ORARIO: Martedì - domenica:
dalle 10.00 alle 12.00 - dalle 14.00 alle 18.00
chiuso lunedì

INGRESSO: Intero: Fr. 8.- / € 5.50.-
Gruppi, AVS,
Studenti > 18 anni: Fr. 5.- / € 3.50.-
Ragazzi 15-18 anni: Fr. 3.- / € 2.00.-
Fino a 14 anni: gratuito

VISITE GUIDATE: Gruppi: Fr. 150.- / € 105.-
Scuole: Fr. 100.- / € 70.-

VISITE GUIDATE GRATUITE: Tutti i martedì e giovedì alle 15.00

ATTIVITÀ DIDATTICHE: Fr. 100.- / € 70.-

INFORMAZIONI E
PRENOTAZIONI: Tel. +41 (0)58 866 72 14
E-mail
museodibellearti@lugano.ch

IDEAZIONE E REALIZZAZIONE: Dicastero Attività Culturali
Tel. +41 (0)58 866 72 01
Fax +41 (0)58 866 74 97

CURATELA: Cristina Sonderegger

COORDINAMENTO TECNICO: Alessia Giglio

CON LA COLLABORAZIONE DI: Cristina Brazzola
Isabella Lenzo

UFFICIO STAMPA: Sabina Bardelle
Tel. +41 (0)58 866 72 01
E-mail
sbardelle@lugano.ch

CATALOGO: Titolo “Opere d’Arte della Città di Lugano. Donazione Chiattone”
a cura di Cristina Sonderegger
Edizioni Città di Lugano

Prezzo: Fr. 40.-/ € 28.-

MUSEO CIVICO DI BELLE ARTI VILLA CIANI
LA STORIA

La storia di Villa Ciani, oggi sede del Museo Civico di Belle Arti, risale al 1827 quando fu di proprietà dei Farina e per un breve periodo del medico di Suvigliana Bernardo Vanoni. Nel 1840 l'edificio e il parco furono acquistati e adattati alle loro esigenze dai fratelli Giacomo e Filippo Ciani.

Ticinesi di origine, milanesi di nascita, i Ciani furono, dal 1830 fino alla loro morte, protagonisti delle vicende politiche, economiche e culturali del Ticino e di Lugano. Figli di un facoltoso banchiere di Milano disposero di importanti mezzi che impiegarono per lo sviluppo del settore alberghiero e dell'editoria dove rilevarono la celebre tipografia Ruggia (in seguito Tipografia della Svizzera Italiana) che tra il 1840 e 1852 pubblicò le opere di Foscolo, Guerrazzi, Gioberti e Mazzini. Furono promotori di numerose iniziative scolastiche in tutto il Cantone, tra cui la fondazione del primo asilo infantile a Lugano destinato ai figli degli operai (1844).

I fratelli Ciani affidarono i lavori del cantiere del palazzo al capomastro Piero Cattaneo da Ciona e incaricarono dei progetti di costruzione l'amico architetto milanese Luigi Clericetti. Si trattò di un intervento radicale in cui venne demolita gran parte della struttura preesistente per costruirvi sopra l'attuale edificio quadrangolare culminante con un belvedere ottagonale e una torretta.

La Villa e il parco furono acquistati con procedura di esproprio dal Comune nel 1912 per la somma di circa 1.8 milioni di franchi. L'intera proprietà misura circa 63000 m2. Al suo pianterreno la Villa accolse dal 1915 il Museo Storico della Città, da tempo in cerca d'una sede, che qui rimase fino al 1963 quando venne smantellato.

La spinta determinante alla creazione di un Museo di Belle Arti cittadino venne data nel 1893 da un facoltoso privato, patrizio di Morcote: Antonio Caccia. Egli donò a Lugano la sua villa - la Malpensata, oggi sede del Museo d'Arte Moderna - e tutti gli oggetti contenuti, stabilendo che con essi la Città si sarebbe impegnata a gettare le basi per la costituzione di un Museo di Belle Arti.

Nel 1932, nei saloni del primo piano della Villa, trovò quindi finalmente posto anche il Museo Civico di Belle Arti con l'esposizione delle opere della Fondazione Caccia, una collezione che continuerà nel tempo ad arricchirsi di nuove e prestigiose opere.

Da allora il Museo, e con esso la sua prestigiosa sede Villa Ciani, sono stati a lungo centri calamitanti della vita culturale ticinese con iniziative artistiche di ampio respiro quali le rassegne internazionali del Bianco e Nero e quelle dedicate all'arte na?f.


Il Museo civico rappresenta la tradizione museale di maggior prestigio nel Cantone. Le sue raccolte contengono una imprescindibile testimonianza per la storia artistica locale, soprattutto della seconda metà dell'Ottocento e della prima metà del Novecento.

Nel corso del 1993 sono iniziati gli importanti lavori di restauro e conservazione della Villa. Nel 1998, anno della celebrazione del bicentenario d'Indipendenza ticinese, Villa Ciani è tornata ad assolvere le sue funzioni tradizionali quale sede di rappresentanza del Municipio e sede permanente del Museo Civico di Belle Arti.

Con la riapertura del Museo si è anche concluso il lungo lavoro di catalogazione di migliaia di opere che costituiscono un patrimonio pubblico di inestimabile valore. Un lavoro che è sfociato in una prima Guida alle collezioni divisa in tre sezioni - antico, Ottocento e moderno - che presenta oltre 450 opere con immagini a colori, commento, dati tecnici, bibliografia ed esposizioni; è completata da una breve introduzione, da note storiche sul Museo, da un catalogo completo delle collezioni e da brevi cenni sugli artisti che figurano in catalogo.

Accanto ad indiscutibili e già noti capolavori (si pensi, solo per citare alcuni esempi, ai dipinti di Serodine, Mola, Petrini, Ciseri, Monet, Rousseau, Matisse, Boccioni) si segnala il ricco patrimonio di arte locale della collezione, grazie al quale sono documentati in maniera esemplare gli sviluppi artistici nel Ticino, dalla nascita del Cantone fin oltre la metà del Novecento.

Insieme a nuclei cospicui di autori di grande interesse locale (Bossoli, Rossi, Barzaghi, Franzoni, Feragutti, Berta, per finire con Boldini e Cotti) ci sono anche lavori significativi di artisti ticinesi poco noti ma di sicuro interesse.


segnala:

Museo civico di belle arti
VILLA CIANI

DONAZIONE
CHIATTONE

13.10.2006 - 15.04.20'07
 

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